ALLENAMENTO FUNZIONALE


Nelle palestre se ne sente sempre più parlare e spesso ci si avvicina a questo metodo d’allenamento più per seguire le tendenze che non perché se ne conoscano i reali benefici.

La dicitura “allenamento funzionale” non appartiene unicamente alla sfera sportiva, ma si utilizza anche in ambito riabilitativo, dove sta ad indicare tutti quei protocolli e procedure rivolte al paziente atte alla riacquisizione, ove possibile, delle normali capacità ad esempio in ambito motorio.

Funzionale è tutto ciò che ci avvicina ad un obiettivo; tutto ciò che serve a qualcosa; tutto ciò che in allenamento rispetta le regole e la natura fisiologica e biomeccanica del nostro corpo.

L’allenamento funzionale racchiude nel nome il suo principale obiettivo: svolgere un’attività che prepari il nostro fisico alle sfide del quotidiano, ai movimenti di tutti i giorni, per prevenire problematiche da sforzo, piccoli traumi da movimenti scorretti, per essere sicuri in ogni movimento e preparati a compiere gesti più dinamici e complessi.

Ovviamente l’efficacia si riscontra non solo nell’esercizio dei gesti quotidiani, ma anche nel perfezionamento di un particolare gesto atletico, facendo del functional training un validissimo alleato per l’atleta e per lo sportivo ad ogni livello.

L’atleta può infatti integrare il suo allenamento specifico con un allenamento funzionale che vada ad ottimizzare determinate capacità, a rendere più performanti particolari movimenti o ad affinare qualità specifiche.



Particolare attenzione è data al corretto assetto posturale e alla corretta biomeccanica di esecuzione degli esercizi, in modo da creare una sinergia tra le diverse catene cinetiche e non compromettere l’ottimale funzionalità del gesto.

Obiettivo, metodo, tecnica e mezzi sono tra i più svariati. Il programma gravita attorno alla persona, alla sua unicità, alle sue problematiche e alle sue richieste.

Con i macchinari che troviamo nelle palestre è possibile allenare solo uno o pochi muscoli alla volta e inoltre il movimento è vincolato. L’allenamento funzionale, invece, rispetta le sinergie (movimenti in collaborazione) del nostro corpo, attraverso l’attivazione di più muscoli e più articolazioni contemporaneamente, quindi di intere catene cinetiche. Ciò è dato dalla possibilità di muoversi sui tre piani dello spazio (piano frontale, sagittale e trasversale).

Grazie a questa libertà e completezza di movimento, ci si allena in maniera globale, naturale, nel rispetto degli schemi motori e delle interazioni tra i vari distretti corporei.

Il nostro corpo, insieme a pochi e semplici attrezzi, diviene la miglior macchina d’allenamento possibile, nel pieno rispetto di quelle strutture articolari, legamentose e muscolari che fanno dell’allenamento funzionale un ottimo alleato anche della rieducazione motoria. Tutti possono svolgere queste attività senza rischi e a diversi livelli di difficoltà.

Usare il corpo dà poi l’enorme garanzia di compiere sempre allenamenti adatti alla persona, costruiti su misura, grazie anche alle competenze del PERSONAL TRAINER.

Punto focale del functional training è l’allenamento del core.


Il core è il centro del nostro corpo, adibito alla stabilizzazione e al trasferimento di forza dagli arti inferiori alla parte superiore del corpo. Esso è costituito dalle strutture muscolo-scheletriche della regione pelvica, quindi dal complesso dei muscoli delle anche e dalla fascia toraco-lombare. Questa regione risulta quindi di fondamentale importanza e non solo per il gesto sportivo ma anche per la vita di tutti i giorni. Trasferisce l’energia del movimento e garantisce il controllo, l’equilibrio e la coordinazione in ogni gesto. Quindi, in ogni esercizio funzionale, il core sarà sempre coinvolto, anche quando staremo eseguendo, ad esempio, un movimento concentrato sulle spalle o sui polpacci.

Tutte le nostre capacità risultano interessate e potenziate da questa metodologia; poiché con l’allenamento funzionale è possibile costruire sedute di allenamento con obiettivi diversi e modalità diverse, si possono sviluppare la forza, la resistenza, l’esplosività, la coordinazione, l’elasticità, l’equilibrio, la stabilità, l’agilità, la propriocezione e il controllo posturale. E’ ottimo in caso di rieducazione al movimento, dopo la fase acuta post-intervento o post-infortunio, per re-imparare a muoversi nel quotidiano.

Ci si avvale di numerosi attrezzi e metodologie, che rendono questa attività utile e al tempo stesso divertente e gratificante: ad esempio tavolette basculanti, tappeti elastici, bosu, trx, palle mediche ecc. L’interazione tra questi elementi e le loro modalità di impiego danno vita ad una serie incalcolabile di allenamenti diversi divertenti, imprevedibili, vari, mai monotoni, stimolanti e utili, ovvero funzionali!